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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Fidanzati dell'inverno, Christelle Dabos, edizioni e/o. Recensione.

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Come al solito in ritardo rispetto alle tendenze (ormai lo sapete: leggo solo ciò che ho voglia di leggere), ho acquistato  Fidanzati dell'inverno, primo volume della saga dell' Attraversaspecchi , incuriosita dall'imminente uscita del quarto volume. Non mi cimentavo nella lettura di nuovi fantasy da molto, in parte intimorita dalla grande quantità di ciarpame che sembra affliggere questo genere più di altri, in parte scoraggiata dalle esperienze pregresse, per questo sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo titolo di edizioni e/o , casa editrice cui sono particolarmente affezionata ( Bellissimo e Red Girls sono tra i miei titoli preferiti). Essendo sempre alla ricerca di autori superlativi di cui costellare il mio blog, tendo ad essere eccessivamente critica, al punto da convincermi, inizialmente, che qualcosa in questo titolo (prezioso anche per rilegatura, copertina ed impaginazione), non mi convincesse: non sono riuscita a riscontrare falle, a scovare mancanze, a

Carlo Maria cipolla - recensione di Allegro ma non troppo.

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A volte basta che un libro ti capiti tra le mani perché emergano tutti i ricordi che vi sono collegati.  Questi ricordi molte volte riguardano persone più o meno importanti della nostra vita, sta per diluviare qui a Torino ed il mio blog diventa tristemente il diario letterario di tante emozioni, nostalgica come sono (a dispetto del mio soprannome).  Il viaggio di Carlo Maria Cipolla nella storia d'Europa e nella stupidità umana è un'avventura unica: consigliatomi da un caro professore di Storia e Filosofia delle superiori, questo libro capitato sotto il mio naso in una libreria qualche anno dopo il diploma mi rammenta l' ironia sottile e bonaria con cui erano affrontati i principali fatti storici in classe, mi riporta indietro di qualche anno al periodo in cui anziché seguire le lezioni leggevo i miei libri, pizzicata puntualmente ma svelta abbastanza da recuperare il filo del discorso con la stessa disinvoltura di chi stava attento veramente. Un uomo di poche parole