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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

Mattia Signorini, Stelle Minori.

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Potevi sfruttarla bene, Mattielluccio mio, questa trama. E invece apro il libro e cosa trovo? Aforismi da banco del pesce, linee temporali sovrapposte senza armonia, ambientazioni raffazzonate, personaggi insipidi, uno stile banale -troppo!  Stelle minori è il tuo debutto al grande pubblico ed io mi aspettavo di meglio. Hai scritto per Salani, vinto premi, fondato una scuola di scrittura- così leggo su di te dall'aletta anteriore. Ti ho letto in fretta, Mattì. Pensavo fosse positivo, poi ho chiuso il libro ed ho avuto la sensazione che fosse un romanzo familiare: avevo già letto qualcosa di tuo. Doveva essere così.  La mia libreria non è d'accordo, in biblioteca prendo solo saggi e tu scrivi romanzi.  Poi ho capito: avevo letto altri libri con un ritmo ed un tessuto culturale simile, libri che evidentemente anche tu hai letto e risputato nel tuo romanzo, dopo aver masticato lo stile di Michele Serra con la bocca che ancora sapeva di Baricco. Non sei unico, non sei

Se avessi

Se io avessi una gomma gigante Cancellerei un mucchio di cose Probabilmente arriverei a cancellarmi Per sbaglio Con quella gomma gigante Però ci sono alcune cose che terrei Tipo quando ero felice mentre Giocavo a fare la gallina del pollaio di sopra E la mia amica del pollaio di sotto Fingeva che mi cascassero le uova “Sarai tu a non saper covare” O quando mio fratello mi ha preso un cane O quando ho lanciato l’uva dal balcone ad Halloween O quando ho ballato nei titoli di coda Di un film d’amore Quelle cose lì le terrei Ma tutto il resto via, con una gomma gigante