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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

Post-flash.

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Buona serata a tutti lettori senza scrupoli! Vi scrivo per la prima volta una recensione-flash con grande rammarico, perché fra qualche giorno emigrerò, e spero sinceramente che la meta sia più soleggiata e calda della bellissima (e in questi giorni molto piovosa) Torino. Se vi aspettate una destinazione esotica, alpina o estrema per le mie vacanze, devo deludervi, trascorrerò le vacanze nel paesino che mi accoglie ogni estate da quando sono nata, insomma... non sarà New York ma non tutti ci chiamiamo Chiara Ferragni, e mi accontenterei di rilassarmi nell'ormai troppo familiare destinazione, tipica di una vacanza madre-figlia, a leggere cullata dal dolce sospirare delle onde. Mi consolo con la soddisfazione della lettura di Le lettere segrete di Jo, un romanzo di Gabrielle Donnelly che si lascia leggere con la sua trama tinta di tutte le tonalità di rosa, e lo stile nostalgico e curato, molto apprezzato. Apprezzato quasi quanto il fatto che la Donnelly abbia rilanciato la narra

Il riscatto di Lauren.

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Vi ricorderete di certo la profonda delusione che mi ha pervasa sempre più con la progressiva crescita della tetralogia di  Fallen .  Ebbene, ho ricevuto, con  Teardrop ,  il primo capitolo di una nuova saga di Lauren Kate,   una piacevole sorpresa, che sinceramente mi ha portato a rivalutarla come autrice. La protagonista femminile di questo romanzo è Eureka, una ragazza che attraverso la morte della  madre (alla quale era molto affezionata) inizia a conoscere se stessa e la sua natura legata a rune sconosciute, libri antichi e pietre misteriose, in un mondo che forse in realtà non le è mai davvero appartenuto. Diana, la madre di Eureka, le lascia in eredità un sacchetto contente un medaglione, un libro privo di titolo scritto in una lingua incomprensibile per Eureka ed una lettera. Diana è un personaggio molto dinamico, che è sempre percettibilmente presente nello svolgimento della trama, per quanto assente. Sembra quasi di sentire le risate energiche e spensierate di Dia

Se vedete un angelo cadere dal cielo, schivatelo.

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A volte mi chiedo perché le persone che leggono un qualsiasi libro tendano ad idolatrarlo e consigliarlo a tutto il mondo (con un po' di arroganza, suppongo) solo perché sono convinte -e sottolineo " sono convinte "-  di avere fatto l'acquisto dell'anno in libreria. Il mio consiglio è quello di parlare dei libri letti solo dopo qualche tempo, e non subito, perché si rischia di dare giudizi affrettati dovuti all'euforia del momento. Fungono da esempio per esprimervi il mio disappunto Rebel e Sacrifice , i primi due capitoli della trilogia Halo dell'australiana Alexandra Adornetto, che mi sono stati consigliati da un'amica.  Rebel è stato accettabile, e se pensiamo che la protagonista Bethany è un angelo mandato sulla terra per salvare la cittadina di Venus Cove dalle forze oscure, il fatto che sia una santarellina anche un po' noiosetta non ci stupisce affatto.  Il fatto che inizialmente incontri dei problemi a socializzare non ci stupisce