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Cambiare l’acqua ai fiori, recensione.

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  Ci sono libri che divori, libri che lasci dopo poco e libri in cui ti crogioli, lentamente, assaporandone ogni pagina.   Cambiare l’acqua ai fiori, di Valérie Perrin, rientra nell’ultima categoria. Così, un po’ per paura di incontrare me stessa tra le pagine prima di esserne pronta e un po’ per assimilare con il giusto tempo una preziosa lezione di scrittura, ho letto questo libro per diversi mesi, mentre altri titoli passavano lesti tra le mie mani. Se a queste sensazioni aggiungiamo la mia scarsa - o del tutto assente- voglia di separarmi dalla mia Violette, il risultato è stato quello di affezionarmi a questo romanzo come ci si affeziona a qualcuno che ci assomiglia terribilmente: le relazioni più travagliate e importanti sono così, agrodolci. Qualcuno ha paragonato Violette alla protagonista de L’eleganza del riccio  ( la recensione qui ) sulla base delle grandi personalità celate dietro umili mansioni, ma non condivido questo paragone. La nostra Violette, protagonista magist