Un viaggio nel tempo... forse sprecato.

"Cose che solo chi legge molto può capire:"

http://magazine.oltreuomo.com/cose-che-solo-chi-legge-molto-puo-capire/


Ok, dopo esservi fatti un giro lì sopra, avrete preso coscienza del comune disagio, e già che ci eravate avrete dato un'occhiata, incuriositi, a "Cose che solo chi odia tutti può capire", e magari avrete fatto una somma dei miei disagi per capire meglio le ragioni d'esistenza di questo blog (non sono sicura che 20 più 20 faccia 40, ho appena lasciato in bianco il compito di matematica che decreterà la fine della mia carriera scolastica).

La verità è che siete fieri di ritrovarvi nelle 20 frasi proposte nel link, perché sapete di essere perle rare. Nessuno vi biasima. Tuttavia so per certo che almeno la metà di voi ha la consapevolezza di vivere più nei libri che nella vita reale, e solo perché convinta di non riuscire ad avere una storia d'amore degna di un libro. Nulla di più falso.
Adesso vi aspettereste di leggere qualcosa in proposito della grande Storia D'Amore che ha cambiato la mia visione della vita, e la cosa più divertente che mi è concesso di fare, dal momento che siete 650 lettori-fantasma, è disilludervi. Mi dispiace, non sono sufficientemente ben disposta nei confronti di me stessa e della società da pensare all'amore.
Stendiamo un velo pietoso su questa inesistente parentesi della mia vita per concentrarci sulla recensione di un libro che non ho apprezzato particolarmente per vari aspetti: Red, di Kerstin Gier.
Questo libro è il primo della trilogia delle Gemme, seguito da Blue e Green.
Premetto di aver apprezzato molto lo stile elegante e seppur dettagliato mai noioso dell'autrice, che descrive i luoghi in modo superbo, come avviene per la descrizione di Temple Hall, ma alcuni dettagli della trama lasciano molto a desiderare.
A parte lo scontato odio iniziale di Gwen nei confronti di Gideon, che dovrà essere il suo compagno di viaggio (inutile il tentativo di renderlo un personaggio ambiguo in quanto risulta più che altro antipatico fin dall'inizio), non ho apprezzato particolarmente il paragone con Charlotte, la cugina di Gwen che sembra perfetta... insomma, mi ricorda troppo qualcosa di già letto. Più volte.
La trama in se' -viaggio nel tempo, setta dei guardiani, missioni e marchingegni dallo strano funzionamento- poteva essere sviluppata in modo diverso, ma i continui e ridondanti cliché rendono la lettura davvero noiosa. Peccato, peccato davvero.
Ho trovato la protagonista un po' infantile per i suoi sedici anni d'età, e il suo carattere non è affatto particolare, ma un po' "trasparente": preferisce farsi trascinare da una serie di eventi piuttosto che opporsi fortemente o lottare con coraggio e curiosità. Questo genere di eroine non si addice affatto al mio gusto letterario.
Non ve ne consiglio la lettura, vi consiglio più che altro di orientarvi su Matched, di Allie Condie, che ho trovato molto interessante.






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