Sogno di una notte di mezzo Nurofen

Ho sognato di essere sceneggiatrice e regista di una commedia.
Woody Allen (mio grande amico) mi concede un cameo: un cameo ad una regista italiana esordiente.
Una mattina di sole, è primavera.
Faccio un discorso motivazionale molto dettagliato alle mie attrici: "CON WOODY BUONA LA PRIMA, DOVETE ESSERE PERFETTE". Ho il mio cappello da regista, mentre lo dico.
Ciak.
Al tavolino di uno di quei bar romani per turisti che piacciono tanto agli americani la mia protagonista beve un caffè con un'amica, stanno entrambe cercando di smaltire una sbornia, è un dialogo-chiave per la commedia.
Woody sta per entrare in scena, mi fa col pollice in su e dopo un movimento della mia testa la telecamera lo segue, io seduta a guardare Woody, una mano sotto al mento, non si può dire nulla dalla regia in presenza di Woody.
La mia protagonista biondissima sta portando avanti un dialogo da flusso di coscienza, uno di quelli alla Woody Allen, un regista preso a caso. Lui si avvicina, chiede un accendino in italiano sdentato, si accende la sigaretta, ringrazia ed esce di scena. Cut. Lo dico con timore, questa non si può buttare.
Non trovo Woody con lo sguardo, siamo ispirati e riprendiamo immediatamente.
Ciak. Facio inquadrare il portacenere.
Poi la mano della bionda con la sigaretta tra le dita che si muove veloce dal tavolo alla bocca per interrompersi precocemente all'altezza del mento in fase di montaggio, preparo il terreno per un bel campo-controcampo con inquadrature dei visi delle amiche dotate di occhiali da sole alla Lennon.
La bionda fa: "sono così sbronza che quel tizio mi sembrava Woody  Allen!"
La bruna risponde: "quanto sei scema!"
Io urlo: "CUT!"
SALTO DALLA SEDIA, UN BACINO SULLA FRONTE DELLA BIONDA, NOI FAREMO I SOLDI! VINCEREMO UN OSCAR, MACCHÉ, DUE! ABBIAMO L'ORSO? ABBIAMO L'ORSO! CI PIGLIAMO TUTT 'E COS! ABBRACCIO LO STAGISTA COI BRUFOLI (ma poi gli chiedo un caffè perché non deve dimenticare di essere uno stagista).
Trovo Woody Allen intento a leggere il menù (vero) della location e lo ringrazio con una riverenza scherzosa.
Lui mi mette una mano sulla spalla e con l'aria di chi sta per rivelare un gran segreto mi dice, sempre in italiano (io ascolto attentamente , come se fosse Yoda ed io Obi-Wan Kenobi): "Sei brava mia giovane amica. Ecco la chiavedel successo nel mondo del cinem-

Mi sveglio con Licia che mi mordicchia il mignolo. Se questo è l'effetto dell'ibuprofene, accetto di buon grado la mia cervicale di tutti i giorni.

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