A proposito di "A proposito di niente"

A proposito di niente è l’autobiografia più famosa del momento e meno pettegola che vi capiterà di leggere. Ci sono aneddoti, informazioni, visioni del mondo ma – misteriosamente – non ci sono scoop. Il punto è che Woody Allen è, per molti di noi, come un compagno delle scuole superiori di cui siamo convinti di sapere tutto (finché non si scopre una losca tresca con la Professoressa di Greco, colpa sicuramente di un bidello nel ripostiglio delle scope sbagliato al momento sbagliato). Allen non ci svela nulla che non sia pubblico, non ci porta nel suo ripostiglio delle scope, e la verità è che a noi va bene così. Compriamo A proposito di niente perché sappiamo che vi troveremo eccentriche prove di coraggio narrativo, scene banali stravolte dall’originalità di una mente geniale che ci porta il menù, ci fa accomodare illudendoci di averci lasciato una qualche scelta e ci serve esattamente quello che vuole. Se Cracco ci porta una zuppa di porri noi puliamo anche il piatto, ci strofiniamo il pancino compiaciuti e ci rallegriamo per averla scelta. Cracco l’ha messa nel menù, Cracco l’ha consigliata, Cracco l’ha preparata e fatta servire in quel piatto bianco mezzo fondo, ma la nostra vanità parlerà per noi: questa zuppa di porri è stata un’ottima scelta. Solo un grande personaggio può scrivere di sé senza risultare giudice troppo indulgente o troppo severo nei confronti delle proprie scelte di vita: in A proposito di niente troverete il classico Allen, che si racconta con ironia e cinismo, distanziandosi da sé e dando ulteriore prova della sua incredibile capacità narrativa, la cui comicità trascende la semplicità delle situazioni e trasforma il vissuto ed il quotidiano in un’esperienza di porri universale che difficilmente riuscirete a staccarvi dal palato.

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