Spider-Man: No way Home. Recensione.

Per la prima volta in assoluto, Penna Malefica ospita una relazione non direttamente scritta da me, Carlotta, mamma di questo blog dal 2014. Perché adesso? Perché il film più atteso dell'anno è approdato nelle sale e qualche volta bisogna ammettere di non poter scrivere di tutto. Peter Parker ha infatti chiesto che fosse il blogger e instagrammer @adamantyanerd a parlarne, forse riconoscendomi qualche limite:
La potenza del Multiverso nel palmo della mia mano. O, meglio, sul grande schermo. Abbiamo assistito a ciò che tutti i fan aspettavano. Non ho resistito ed ho voluto subito condividere il mio entusiasmo dopo la visione del film: Spider-Man: No Way Home si presenta come un evento senza precedenti, quasi come Avengers: Endgame; . Mentre l'ultimo film sugli Eroi più potenti della Terra chiudeva la Saga dell'infinito con oltre 20 film e 10 anni di trame interconnesse, la pellicola con Tom Holland non solo prosegue questa scia, costituendo l'ultimo capitolo cinematografico del Marvel Cinematic Universe, ma con continui riferimenti all'intera saga ventennale sull'Arrampicamuri. Una mossa geniale di marketing per Sony e Marvel Studios che portano in sala vecchi e nuovi fan, unendo diverse generazioni e versioni del pubblico, grazie alla potenza del Multiverso e all'epicità in perfetto stile Marvel. Spider-Man: No Way Home si rivelerà così un successo al botteghino, soddisfacendo la maggior parte delle teorie formulate dagli appassionati durante l'attesa per il film. Già acclamato dalla critica grazie ad una trama ricca di colpi di scena, un ottimo cast e una regia accurata, non possiamo che manifestare la gioia e la soddisfazione di fan dopo la visione del film. "Da un grande potere derivano grandi responsabilità" e c'è da dire che Spider-Man: No Way Home abbia completamente tenuto fede alle proprie, rappresentando il culmine del romanzo di formazione del supereroe cinematografico, che negli anni ha avuto diversi interpreti e ha visto la sua fama aumentare sempre di più. In particolare Tom Holland mi ha convinto di più in questo film: il suo personaggio è cresciuto e con lui la recitazione dell'interprete, che nei panni del Uomo-ragno ci insegna che bisogna sempre concedere una seconda occasione e avere fiducia nelle persone. P. S.: I Marvel Studios non deludono mai, ma questa volta si sono superati, rivedrò sicuramente il film al cinema.

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